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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

IL GIOCO DELLA ROTELLA

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STORIA DI UNA TANGENTE? L'atto del Notaro Nicola De Nigris del 15 agosto del 1770 costituisce probabilmente la testimonianza di una "tangente" ante litteram  pagata per corrompere il Governatore della Terra di Brienza (1). Il 2 agosto era d'uso recarsi presso la Cappella di Santa Maria degli Angeli - situata a circa due chilometri attuali dall'abitato, sulla strada che congiungeva Brienza a Pietrafesa - per onorare la Vergine e beneficiare della perdonanza , ovvero dell'indulgenza delle pene temporali, ottenuta mediante la visita alla Chiesa e col compimento di determinate pratiche di culto. Il termine porziuncula , utilizzato nell'atto come sinonimo di  perdonanza,  deriva evidentemente dall'indulgenza che San Francesco chiese direttamente a Dio per tutti coloro che avrebbero visitato la famosa chiesetta ora nella Basilica di Santa Maria degli Angeli (2).  Tale pratica di culto era stata istituita dalla locale Università (3) al cui jus patronatus  app...

L'OMICIDIO DI LUIGIA D'ELIA (1812)

Il 26 ottobre 1812 fu rinvenuto, nella sua abitazione, il corpo senza vita di Luigia D'Elia, figlia di don Gerardo D'Elia ( vedi post precedenti: L'inventario dei beni del Magnifico Gerardo D'Elia 1 e 2 ). I sospetti si appuntarono immediatamente sul marito, Filippo Viscardi, unico convivente della donna, giacché la coppia era senza figli. Gli atti del processo per l'omicidio di Luigia sono conservati presso l'Archivio di Stato di Potenza, Gran Corte Criminale, 1233. Tali documenti hanno costituito la base storica per il racconto Il massacro di donna Luigia (1812),  contenuto in Ottocento e una storia. Cronache semiserie dal secolo lungo  di Dino Collazzo (etCetera libri, Brienza 2021). Pubblichiamo di seguito la prima parte degli atti del processo. OMICIDIO D’ELIA NARRATIVA DEL FATTO Fra le altre famiglie civili che esistevano nella cennata Comune di Brienza, una si era la già estinta del signor D'Elia. A questa si apparteneva la nominata signora Luigia D...

COSTRUZIONE DI PALAZZO GIAMPIETRO - 1823

CONTRATTO PER LA COSTRUZIONE DI  PALAZZO GIAMPIETRO NEL LUOGO DETTO PORTONE DELLA CROCE (oggi Piazza San Rocco - P. Conforti) 15 settembre 1823 Col presente foglio redatto a termini dell'art. 1779 delle Leggi Civili D. Luigi Giampietro legale domiciliato in Brienza, da una parte e Beniamino Citrolo, M. Nicola Curcio muratori e M. Sabato Rago di Antonio Scarpentiere della Comune di Polla dall'altra Esso Giampietro dovendo costruire un palazzo nel luogo detto PORTONE DELLA CROCE ha convenuto con i suddetti Maestri muratori i seguenti pezzi di opera 1° l'intera fabrica di detto Palazzo sarà fatta da essi muratori per l'estaglio di carlini dieci la canna, compresa la boccatura e il riccio, somministrandosi dal G. il materiale di calce, arena e pietre, mazzacani e (?) nel piazzile esistente nel luogo di detta fabrica. La misura della fabrica sarà comprendendo i vacanti per piano a regola d’arte. 2° La tonica a boccatura delle stanze superiori sarà pure fatta da essi muratori...

L'INVENTARIO D'ELIA / 2

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IL DOCUMENTO INTEGRALE (*) L'incipit dell'atto per Notaro Spolzino Addì 10 del mese di Febbraio 1767, decima quinta indizione, in questa terra di Brienza e regnando il nostro Re. A richiesta fattaci dal Sig. D. Gerardo D’Elia di detta terra ci siamo personalmente portati nella sua casa di solita abitazione, sita nella suddetta terra e propriamente nel luogo della Ruga di S. Maria, e nella medesima essendo esso Sig. D. Gerardo Delia ha spontaneamente nella presenza nostra asserito come l’è necessario partire da questa predetta terra per urgenti suoi affari altrove e frattanto restar deve la sua casa in potere del Rev. Sig. D. Pietro, Sig.ra D. Annamaria, Teresa e Luigia D’Elia, suoi figli legittimi e naturali.  Pertanto per suoi giusti fini ha deliberato dei mobili e semoventi esistenti in sua casa formarne pubblico inventario, siccome qui appresso si annotano alla presenza delle ridette signore Donna Maria e Teresa D'Elia solamente della maniera seguente.  In primis un Baul...

L'INVENTARIO DEI BENI DEL MAGNIFICO GERARDO D'ELIA

  Si accomodino, Signori. Prego! Entrino pure in una casa di Brienza del 1767 Il Magnifico Gerardo D’Elia Il Magnifico Gerardo D’Elia, dottore figlio del dottor Pietro D’Elia e della Magnifica Anna Ferrarese, viveva nel 1767 in una casa della Ruga di Santa Maria di Brienza. Incerte sono le origini di questo ramo dei D’Elia, da non confondere con l’altro, proveniente da Pietrafesa, dal quale discesero don Vincenzino D’Elia, Don Giuseppe De Luca senior e junior e, prima ancora, Don Antonino D'Elia senior e junior e Cataldo D'Elia. Proveniva da Tito la Magnifica Isabella D’Elia, che sposò il Notaro Domenico Paternoster(1). Non è possibile stabilire, allo stato, una relazione di parentela fra Isabella e Pietro D’Elia, padre di Gerardo. È probabile, tuttavia, che anch’egli provenisse dal paese del Potentino. Ancora nel 1680, difatti, nessun D’Elia fu registrato nello Stato delle Anime compilato in quell’anno. È ragionevole quindi ipotizzare che, dato il comune rango (entrambi furono...