LA «PALUSTRATA» E L'«ORCHESTRO» DELLA CAPPELLA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI


LA «PALUSTRATA» E L’«ORCHESTRO» DELLA CAPPELLA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI.

OPERE DI PASQUALE SALA E VINCENZO NIDO DA TRICARICO


La "palaustrata"

Il 18 giugno del 1780 comparvero dinanzi al notaio Nicola De Nigris di Brienza i due mastri di Tricarico, Pasquale Sala e Vincenzo Nido, ai quali il Priore della Venerabile Cappella di Santa Maria degli Angeli, Marcangiolo Pizziacara, col consenso di Cataldo Pizzo, capoeletto della medesima, commissionarono una “palustrata” di legno da realizzare nella cappella medesima.
Il falegname e stipettaio Pasquale Sala era giunto a Brienza l’anno prima, quando i Priori del clero locale, don Giuliano di Vito e don Pietro D’Elia, gli commissionarono la lavorazione degli stipi e del bancone nella “sagrestia nuova” della Chiesa Matrice di Santa Maria per il prezzo di centosessanta ducati. I lavori iniziarono alla fine di aprile del 1779 ed evidentemente erano già stati completatati quando Sala, insieme con il conterraneo Nido, s’impegnava alla realizzazione dei nuovi lavori a giugno del 1780.
La “palustrata” era evidentemente la balaustra realizzata dinanzi all’altare centrale della piccola cappella. Il termine, desueto, è documentato nel “Libro dello Stato spirituale e temporale della Chiesa di S. Michele Arcangelo” di Serino che D. Vincenzo Perrottelli, parroco di essa, diede alle stampe nel 1692.
I due artigiani tricaricesi si obbligarono a realizzare anche, nella medesima cappella della Madonna degli Angeli, “l’orchestra sopra la porta grande della medesima, da muro a muro, a tenore del disegno anco firmato, lavorato di cornici di castagno, come anco d'intaglio, a tenore del disegno, con farci dentro i quadri, quelle rose da detti Priore e Capoeletto firmate nel disegno, con scala per  salire, sotto l'orchestra con portella a bussola”.
Su entrambi i manufatti, realizzati secondo il disegno firmato e contrassegnato dai committenti, dovevano essere inoltre eseguite “due imprese di questa Mag.ca Uni.tà secondo il disegno loro sarà dato, una alla palustrata e l'altra all'orchestro”, dove il termine “imprese” deve essere inteso nel significato di “impresse” e quindi di stemma.
Il prezzo convenuto di 90 ducati per entrambi i manufatti, balaustra e orchestra, indica anche l’importanza delle opere, ove tale prezzo si confronti con quello pagato di 160 ducati per la realizzazione del maestoso stipo della sagrestia della Chiesa dell’Assunta (oggi purtroppo scomparso).


L'ATTO

Die decimaoctava M.s Junii millesimi septingentesimi octuagesimi.
Costituiti li Sig.ri M.ro Pasquale Sala e M.ro Vincenzo Nido della Città di Tricarico e Marcangiolo Pizzicara di questa Terra, Priore della Ven.le Cappella di S. Maria degli Angioli, U.to di questa Mag.ca Università; ch’agge benanco dall’altra con la presenza e consenso di Cataldo Pizzo Capoeletto ed in nome e parte di detta Cappella e Priori in futurim.
Li suddetti Sala e Nido insieme si obbligano per tutta la fine di ottobre prossimo venturo corrente anno di far una palustrata di legno nella Cappella rurale di S. Maria degli Angeli a seconda del disegno firmato e crocesegnato rispettivamente dalli costituiti di sopra Capoeletto e Priore con aggiungere dippiù a detto disegno i piedistalli sotto i pilastrini e levargli le rosettine ... nel detto disegno. Che i pilastrini debbon esser d'intaglio in color di noce e il cornicione tutto in color di noce; le cascate di dentro i pilastrini e le rose centro i quadri siano di musaico scolpite di chiaro oscuro; come ancora tutte le altre cornice siano in color di noce; le colonnette sian tinte di safrano, e come tutta l'intiera affacciata e così cornici, come palustrini sian date tutte di buona vernice, siccome è verniciato il baldacchino del coro di questa Madre Chiesa; per il convenuto prezzo di docati cinquanta, col qual prezzo vadino compresi colori, vernici, chiodi, colla, fronticce, manifattura ed altro vi bisognerà, a riserba soltanto delle tavole di noce, e castagno, ... piccoli e grandi che si devono somministrare da detto Priore.
E fra lo stesso tempo alla fine di ottobre, si obbligano insieme di far in detta Cappella l'orchestra sopra la porta grande della medesima, da muro a muro, a tenore del disegno anco firmato, lavorato di cornici di castagno, come anco d'intaglio, a tenore del disegno, con farci dentro i quadri, quelle rose da detti Priore e Capoeletto firmate nel disegno, con scala per  salire, sotto l'orchestra con portella a bussola; per il convenuto prezzo di docati quarantacinque, con metter a lor spesa chiodi, colla e manifattura, il legno bisognerà debba contribuirlo il Priore; che in una sono docati novantacinque; con farci anco due imprese di questa Mag.ca Uni.tà secondo il disegno loro sarà dato, una alla palustrata e l'altra all'orchestro.
Quali docati novantacinque debbonsi corrispondere da esso Priore nel seguente modo, cioè: docati trenta alla fine del corrente mese; altri docati trenta per tutto agosto prossimo venturo, e li restanti docati trentacinque subito terminata l'intiera opera, in argento, e senza eccezione veruna; ed in mancanza possa il presente scambievolmente incusarsi contro essi in ogni Corte, a costume delli pigioni per le case di Napoli, ed obbl.E liq.da dalla G. C. della Vicaria. Promettendo il tutto aver rato e per la reale osservanza hanno obbligato loro stessi, eredi, e successori, beni tutti presenti, sub pena duplicationis .. ed han giurato in persona. 
Presenti Giudice a contratti Domenico Celentano, e per testimoni Dr. D. Nicolangelo Restaino, R. D. Pietro Abbate D’Elia, e Domenico di Laurenza di detta Terra. 


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